

Sviluppo Software
Gestionali
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Ciclo di vita del software
Quando nell’ingegneria del software, e più in generale in informatica, si parla di ciclo di vita del software si fa riferimento alla modalità con la quale la realizzazione di prodotti software viene scomposta da un modello di processo o da una metodologia di sviluppo in sottoattività che sono coordinate tra loro.
1. L' Analisi
La maggior parte dei cicli di vita del software si basa sulla scomposizione del processo di sviluppo in insiemi simili o uguali di attività: il primo step è l’analisi, che non è altro che l’indagine preliminare del contesto all’interno del quale deve essere inserito il software.
2. La progettazione
La seconda fase è quella della progettazione, per la quale vengono definite le linee principali della struttura del software secondo i requisiti che sono stati ricavati dall’analisi. L'architettura e il progetto dettagliato costituiscono le due più importanti sottoattività della progettazione, finalizzato a definire l’architettura e le caratteristiche dei moduli, ovvero singoli componenti.
3. L’implementazione
L’implementazione riguarda i singoli moduli che compongono il sistema, e che poi devono essere integrati tra loro: c’è bisogno quindi, di una versione alfa e, successivamente, di una versione beta del software.


4. Il collaudo
Tocca poi al collaudo, che viene effettuato da vari tester e permette di verificare se e in che modo il software ottenuto è in grado di soddisfare i requisiti specificati al momento dell’analisi.
5. Il debugging
Si ricorre a dei gestori di segnalazione anomalie per gestire i malfunzionamenti: si tratta di sistemi di bug tracking che semplificano l’organizzazione dei problemi registrati.
6. La pubblicazione
Quando il software è stato collaudato e le verifiche sono state superate, il ciclo di vita giunge alla pubblicazione di una versione definitiva del programma, il quale viene messo a disposizione degli utenti, a seconda di quel che prevede la licenza d’uso. Talvolta si rende necessario un ulteriore passaggio, ovvero la messa in opera: in sostanza, il software viene installato e configurato aprioristicamente nell’infrastruttura di esecuzione, cioè l’ambiente operativo.


7. La manutenzione
Il ciclo di vita del software si conclude con la fase della manutenzione, che include un insieme di sottoattività di cui c’è bisogno per modificare il software dopo la distribuzione. Si parla di manutenzione adattativa nel caso in cui vi sia la necessità di adattare il software ad ambienti operativi nuovi. Si parla invece di manutenzione correttiva nel caso in cui vi sia la necessità di correggere tramite patch degli errori. Se, invece, lo scopo è solo quello di ampliare le funzionalità, entra in gioco la cosiddetta manutenzione evolutiva, I cui costi però possono considerevolmente lievitare.